In occasione della Santa Pasqua vogliamo dedicare il nostro appuntamento settimanale dedicato alla scoperta della Val di Vara a Brugnato, importante centro abbaziale prima e sede di diocesi dopo.
Visitando il borgo avrete subito la sensazione di trovarvi in un passato illustre che ha segnato profondamente la storia del Levante ligure. Ma andiamo per ordine.
Arrivando in paese troverete anzitutto aree di sosta all'esterno dove fermarvi per una visita non frettolosa che vi condurrà per un attimo indietro nel tempo, molto prima dell'Anno Mille.
Il percorso a ritroso nei secoli è suggestivo e affascinante, magistralmente descritto nel libro "Brugnato. L'Abbazia, la Diocesi" delle Edizioni Giacchè, curato dalla dottoressa Luisa Cascarini, archeologa e profonda conoscitrice del territorio.
Val la pena allora raccontare cosa si cela sotto gli edifici dell'attuale palazzo vescovile e della cattedrale.
Partiamo dal primo.
In origine, siamo fra il VI e il VII secolo, in questo luogo dove convergevano numerosi percorsi di attraversamento dell'Appennino fra Luni, il Genovesato e la Val Padana,i monaci benedettini di San Colombano di Bobbio creano una abbazia che assumerà via via grande importanza e autonomia. Basti pensare ai privilegi che le concederà poco tempo dopo il re longobardo Liutprando, primi di una lunga serie, che determineranno una sostanziale autonomia dell'abbazia dai Vescovi di Luni prima e nel 1133 l'erezione di Brugnato in diocesi suffraganea di quella genovese.
L'impianto originario realizzato dai monaci si trova al di sotto dell'attuale palazzo vescovile ed è stato oggetto di una lunga indagine archeologica che ha riportato alla luce un complesso con diversa disposizione che occupava parte del chiostro . Altra curiosità emersa dagli scavi: l'abbazia benedettina non risulta in alcun modo allineata con il pavimento della chiesa del V-VI secolo rinvenuta al di sotto della cattedrale e risalente ad età bizantina.
Rimane il dubbio, espresso da Luisa Cascarini e Silvia Landi, circa la data di fondazione della abbazia di cui parlavamo in precedenza. Sorta in epoca bizantina insieme alla primitiva chiesa o nel VII secolo con l'arrivo dei monaci di S.Colombano? A parte problemi di datazione una cosa è certa e cioè la straordinaria storia e il fascino di questo luogo attorno al quale man mano si va delineando il borgo rotondo ben visibile in una pianta di Brugnato del cartografo Matteo Vinzoni del 1773.
Il 1133 è l'anno della bolla papale con la quale è creata la diocesi di Brugnato riconoscendo l'abbazia come sede episcopale. Da questo momento in avanti i legami religiosi e politici con la Repubblica di Genova diventano più forti con l'allargamento nei secoli progressivi della influenza e potenza genovese. Fra il XIV e il XV secolo a causa del prevalere dei Ghibellini il vescovo è costretto a trasferirsi per lungo tempo a Pontremoli in Lunigiana, città con la quale Brugnato ha, per vicende religiose e storiche, un fortissimo legame per la presenza in quel territorio di parrocchie dipendenti dal vescovo abate. Nel Medioevo è sviluppata in particolare una nuova e organica viabilità con la Lunigiana che superava in modo agevole per quel tempo i territori di Zignago e Rocchetta di Vara.
Tornando alla nascita della diocesi nel 1133 è evidente che tale accadimento imponeva la drastica trasformazione sia del complesso monastico che della originaria chiesa. Nascono così il palazzo vescovile e la cattedrale romanica.
L'edificio religioso originario nasce fra la fine del V e l'inizio del VI secolo dopo Cristo. Si presentava a unica navata con abside e risaliva a epoca bizantina.
E' possibile che l'attuale cattedrale sia il terzo edificio religioso realizzato sul sito originario visto che al momento abbiamo parlato solo di una chiesa risalente alla presenza dei Bizantini a Brugnato?
In effetti gli scavi condotti solo il pavimento della attuale cattedrale hanno evidenziato la creazione, accanto all'originario edificio che copre l'attuale navata centrale, di uno più piccolo posizionato al di sotto della navata minore databile attorno al VII-VIII secolo. Altra curiosità nella curiosità: la chiesa bizantina subisce nel X secolo un ulteriore ampliamento come hanno rilevato gli scavi più recenti.
Perché costruire, addossandolo a uno esistente, un nuovo edificio religioso? Si ipotizza per devozione a San Colombano grazie al quale i monaci erano arrivati secoli addietro in Val di Vara? Ma si tratta solo di ipotesi per quanto suggestive.
Il nuovo edificio, arrivato ai tempi nostri, risale con ogni probabilità ai primi del XII secolo ed è il risultato della demolizione delle due chiese precedenti con lo spazio inferiore al pavimento utilizzato a lungo come area cimiteriale.
Al tempo stesso viene edificato il palazzo vescovile la cui decadenza inizia fin dal XIV secolo con il trasferimento provvisorio a Pontremoli. Interventi di restauro e ampliamento sono documentati fra il XVI e XVII secolo.
La storia volge però a conclusione.
Nel 1820 le diocesi di Brugnato e Sarzana sono unite fra loro e poco a poco il palazzo vescovile abbandonato. Nel maggio del 2000 è inaugurata la sezione brugnatese del museo diocesano della Spezia, visitabile su appuntamento. L'antico edificio dopo un attento restauro è riportato al suo antico splendore nel ricordo di monaci e vescovi che hanno abitato questo luogo nel corso dei secoli.
Buona Pasqua a tutti.
Il virus non ci fermerà come la storia insegna. Basterà avere costanza e la voglia di camminare tutti insieme come hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto regalandoci monumenti di inestimabile valore.