ROCCHETTA E IL SUO GIOIELLO CHIAMATO PALAZZO VINCIGUERRA

ROCCHETTA E IL SUO GIOIELLO CHIAMATO PALAZZO VINCIGUERRA

La parte antica del borgo di Rocchetta di Vara, adagiata dolcemente sulla collina che risale dal fondovalle, fa da cornice allo storico palazzo Vinciguerra arrivato in proprietà al Comune dopo lunghe e complesse traversie legate al fallimento dell’ultimo proprietario, l’imprenditore edile spezzino Cortesia, accanto la chiesa parrocchiale di Santa Giustina, con un interessante coro ligneo, un tempo collegata direttamente al palazzo attraverso l’edificio della canonica.
Rocchetta, che assume l’attuale denominazione di Vara nel 1863, ha rappresentato per alcuni secoli una delle strutture difensive più importanti a protezione dell’abbazia brugnatese: da qui si dipartiva in passato l’antica viabilità per la Lunigiana. Terra di confine con un ruolo strategico a presidio del fondovalle Rocchetta è terra ricca di storia con un profondo legame con i marchesi Malaspina di Villafranca durato dal 1447 al 1797, a seguito della soppressione dei feudi imperiali. Fino al 1923, anno di creazione della provincia della Spezia, Rocchetta al pari degli altri centri che oggi compongono il comune, appartenne alla Toscana.
Alcuni dati, anzitutto, sulla chiesa di Santa Giustina, con il massiccio campanile che rimanda alla funzione strategica avuta in passato dal borgo fortificato chiamato non casualmente della Rocca. Nel 1579 è elevata a parrocchia sul sito in precedenza occupato dall’oratorio dei Santi Pantaleone e Martino. L’edificio è oggetto di ampliamento nel XVIII secolo.
Palazzo Vinciguerra merita un discorso a sé. Non visitabile se non parzialmente, meritevole di lavori di completamento per quanto oggettivamente lunghi e costosi, l’edificio è andato soggetto negli ultimi anni ad un parziale recupero che ha messo in evidenza la complessità e delicatezza della struttura grazie all’encomiabile lavoro di ricerca e studio svolto dall’architetto lunigianese Roberto Ghelfi e dai suoi collaboratori. La scelta di operare prioritariamente sulla copertura con l’utilizzo dell’ardesia si è dimostrata saggia facendo sì che il bene venisse da subito salvaguardato evitando così l’ulteriore ammaloramento del complesso.
Come nasce e si sviluppa il palazzo? L’edificio è composto di tre corpi di fabbrica rappresentati da due ali, una settecentesca e l’altra ottocentesca, oltre al nucleo delle cucine. La prima è sostenuta da strutture voltate ben visibili dall’esterno con piano nobile composto da una sala da ballo e varie salette risalenti alla prima metà del XVIII secolo. L’ala ottocentesca è composta a sua volta da due piani con scale di rappresentanza ed è sorretta da una grande sala voltata a piano terra che ospita una piccola mostra dedicata alla civiltà contadina. Appare evidente come palazzo Vinciguerra sia il risultato di due successive fasi di intervento ben distinte fra loro. Grazie all’accurato e delicato restauro sono oggi visibili la sala da musica e quella delle stagioni. L’architetto Ghelfi che ha seguito con passione e competenza i restauri, parlando di palazzo Vinciguerra, rileva come le decorazioni del salone e del salotto rappresentino il momento di transizione fra il barocco pontremolese e le raffigurazioni neoclassiche di palazzo Zannelli – Zucchini a Veppo, altro gioiello in Comune di Rocchetta di Vara.
Dei Vinciguerra poco sappiamo come pure dei vari rami della famiglia, a parte la presenza di numerosi religiosi di questa casata nel territorio di Rocchetta a conferma dello stretto rapporto fra la chiesa di Santa Giustina e il grande palazzo accanto.
Il nostro auspicio è, in un’ottica che guardi al futuro prossimo, che palazzo Vinciguerra possa assumere una funzione di volano culturale per il territorio della Val di Vara così da valorizzare appieno un importante patrimonio artistico, diversamente destinato alla dimenticanza. Oltre le divisioni – aggiungiamo - di un territorio che deve viceversa guardare avanti recuperando in fretta il tempo perduto pena la marginalità.

Nela foto la chiesa parrocchiale di Santa Giustina
 

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